Le 10 cose da sapere quando ti occupi di una persona che soffre di incontinenza da sforzo
Se ti occupi di una persona che soffre di “incontinenza da sforzo”, potresti pensare che questo disturbo abbia preso il nome dagli sforzi che tutti noi compiamo ogni giorno nella nostra vita (e come darti torto!). È vero che l’incontinenza, in tutte le sue forme, può provocare grandi tensioni non solo in chi ne soffre, ma anche tra i familiari e gli amici che se ne prendono cura. Tuttavia, in realtà, il termine “incontinenza da sforzo” fa riferimento alla particolare pressione esercitata sulla vescica o sull’intestino da certe attività. Ad esempio, alcune persone si rendono conto di avere delle perdite urinarie quando svolgono attività fisica, tossiscono, starnutiscono, sollevano un peso o si piegano in avanti.
Ora che abbiamo chiara in mente la definizione, è il momento di vedere in che modo possiamo evitare lo “sforzo” nell'”incontinenza da sforzo”. Abbiamo pensato che fosse l’occasione perfetta per accendere i riflettori su coloro che vivono con qualcuno che soffre di incontinenza o se ne prendono cura. Trova un posto tranquillo, fai un bel respiro e continua a leggere per scoprire le 10 cose che ogni caregiver dovrebbe sapere:
- L'incontinenza da sforzo è più frequente nelle persone di sesso femminile, ma possono svilupparla anche i maschi in seguito a un intervento di chirurgia prostatica.
- Le cause dell'incontinenza da sforzo sono numerose, e tra queste vi sono l'obesità, il diabete, la tosse cronica, la stipsi e il parto.
- L'incontinenza da sforzo non è causata dall'età avanzata, sebbene le trasformazioni che avvengono durante il normale processo di invecchiamento possono contribuire alla sua insorgenza.
- Parlare apertamente dell'incontinenza da sforzo è fonte di imbarazzo per molti e molte pazienti e caregiver, ma è il primo passo per trovare un trattamento che sia di aiuto. In molti Paesi è possibile trovare infermieri e infermiere specializzati nell'educazione alla continenza, e sarebbe ottimo fare la chiacchierata iniziale con una di queste figure. Possono anche dare dei consigli sulle possibili opzioni terapeutiche.
- Una diagnosi adeguata, fatta da un professionista sanitario, è essenziale per migliorare la qualità della vita della persona di cui ti occupi. Se non l'hai già fatto, incoraggiala a fissare un appuntamento oggi stesso!
- Tra i trattamenti di prima linea per l'incontinenza da sforzo troviamo gli esercizi per il pavimento pelvico, i dispositivi esterni per la stimolazione del pavimento pelvico e i pessari. Attualmente, sono inoltre disponibili diverse app e sono in fase di sviluppo nuove e innovative soluzioni, come i sensori in grado di rilevare quando una persona deve urinare. Di questo parleremo più approfonditamente ben presto...
- Se i trattamenti di prima linea si rivelano inefficaci, è possibile provare dei trattamenti avanzati, tra cui terapie farmacologiche e interventi chirurgici.
- C'è una vasta gamma di ausili e apparecchiature che possono darti una mano nel prenderti cura a domicilio di una persona che soffre di incontinenza. Un terapista occupazionale può aiutarti ad avere maggiori informazioni sulle opzioni disponibili.
- I caregiver devono prendersi cura di sé! Nessuno può occuparsi di qualcun altro se la sua stessa salute inizia a risentirne. Sappiamo che può essere difficile prendersi del tempo per sé, ma è essenziale che tu lo faccia. Se puoi, cerca di uscire di casa e fai una pausa ogni volta che ti è possibile.
- Per coloro che si occupano di chi soffre di incontinenza da sforzo è disponibile aiuto e assistenza. Ad esempio, ci sono numerosi gruppi di sostegno online nei quali puoi condividere le tue esperienze con altre persone nella tua stessa situazione. Inoltre, è probabile che nel tuo Paese ci sia un'organizzazione locale che si occupa di (in)continenza. Puoi trovare una lista delle principali qui.
Naturalmente, puoi trovare tantissime altre informazioni sull’incontinenza e su chi si occupa di persone incontinenti sul sito www.supportincontinence.org: corri a esplorarlo!
Prima di salutarti, vorremmo ringraziare tutti i caregiver e le caregiver del mondo per l’incredibile lavoro che fanno ogni singolo giorno. In occasione di questa Giornata Mondiale del Caregiver rilassati un po’, non fare alcuno sforzo e prenditi del tempo solo per te. Te lo meriti.
WFIPP
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